Il Moscato più accessibile ha l’etichetta in braille

Il Moscato più accessibile ha l’etichetta in braille.

L'azienda Ca' del Principe ha accolto l'invito dell'Unione italiana ciechi di aiutare i non vedenti a gustare meglio il vino

Roberto Fiori
S. Stefano Belbo (CN)

Un'etichetta di Moscato d'Asti con le diciture in Braille per gli amanti di Bacco che non possono leggere. L'ha realizzata l'azienda Ca' del Principe di Santo Stefano Belbo, nel cuore delle Langhe, accogliendo l'invito dell'Unione italiana ciechi di andare incontro alle esigenze di ipo e non vedenti.

A dire il vero, l'idea e la prima realizzazione risale già a qualche anno fa. Ma ieri, in occasione della giornata nazionale del Braille, la cantina ha paerto le porte a una delegazione regionale e presentato un restyling dell'etichetta, resa ancora più accessibile. «Oltre al Braille, che fornisce le indicazioni essenziali, abbiamo aggiunto un Qr code che, con l'aiuto di qualunque smartphone, consente di avere un gran numero di informazioni audio sul vino e sulla nostra azienda» dice il titolare di Cà del Principe, Ugo Borello. «Credo sia un valore aggiunto che rende ancora più dolce e gradevole il nostro Moscato. Mi era capitato di partecipare ad alcune attività di sensibilizzazione sul tema e di accogliere clienti ipovedenti in occasione di fiere ed eventi. Sperimentando le loro difficoltà e il mio disagio, mi sono subito convinto a fare questo sforzo che per noi è piccolo, ma per chi ne fruisce è fondamentale e consente a tutti di leggere il nostro vino».

Spiegano Adriano Gilberti e Adriano Capitolo, presidente e consigliere regionale dell'Unione italiana ciechi: «Purtroppo non esiste nessuna norma che obblighi a riportare le etichette in linguaggio Braille sui prodotti alimentari. A oggi, gli unici prodotti per i quali la legge contempla l'etichettatura nel linguaggio codificato dei non vedenti sono i medicinali. Da tempo chiediamo ai governi di aiutarci ad affermare un diritto legittimo, ma evidentemente siamo una minoranza poco significativa. Così, siamo costretti a confidare sulla sensibilità dei pochi e a sperare di far breccia su altri, con mille sollecitazioni».

Ed è proprio con l'idea di sensibilizzare sul tema che l'assessore piemontese all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, ieri ha voluto valorizzare una delle poche etichette di vino piemontese accessibili, nella giornata nazionale dedicata al sistema di lettura e scrittura in rilievo. La ricorrenza, celebrata ieri a Matera con una serie di iniziative, avrà un seguito anche a Torino il primo marzo, con un convegno all'Università sull'uso e la divulgazione del Braille a scuola.

By NC ND Alcuni diritti riservati